martedì 17 aprile 2007

"Restyling per stazioni di servizio" ? forse sarebbe meglio ridurle e togliere quelle troppo vicine alle abitazioni

Che i distributori di carburante, oltre che poco igienici per la salute di chi vive vicino, fossero pure brutti, l'avevamo sempre pensato.
Blocchi di cemento e lamiere, colori spesso sgradevoli, architetture improponibili.
C'è da dire poi che la presenza di un distributore non contribuisce certo a valorizzare le aree residenziali in cui è inserito, e gli immobili che gli sono vicino, anzi.

Adesso il Comune di Roma, con l'Unione Petrolifera, ha definito un accordo per risolvere il problema, con un concorso per giovani architetti.

Idea valida e intelligente, speriamo venga adottata pure in altre città, e soprattutto che, oltre a sistemare il problema di arredo urbano, prendano spunto per risolvere i problemi di inquinamento urbano, ad esempio trasferendo o ridestinando ad opere di pubblica utilità, ad esempio, tutte le aree adiacenti abitazioni, scuole, etc.
E' singolare: c'è da anni un progetto per riorganizzare la rete distributiva, le stesse compagnie hanno espresso l'esigenza di ridefinire le proprie strutture distributive, per motivi di efficienza, e le associazioni di cittadini e di consumatori chiedono da anni proprio questo, proprio per risolvere errori e brutture del passato, problemi di inquinamento attuali, e consentire prezzi più bassi.
Speriamo che almeno in questo caso si pensi pure a queste soluzioni. Immaginate quanti ambulatori, asili nido, consultori, centri anziani, servizi di pubblica utilità, potrebbero essere realizzati al posto di distributori, soprattutto di quelli più pericolosi per la salute e la sicurezza, e di quelli non redditivi per le compagnie.

Link Repubblica

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